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NESSUNO SI SALVA DA SOLO: CONTRO IL CYBERBULLISMO E IL BULLISMO

 

L’attenzione alla formazione di bambini e ragazzi passa anche attraverso la presa di coscienza delle questioni che esulano dalle problematiche meramente didattiche ed educative e che sono legate alle trasformazioni sociali, culturali ed economiche in atto.

Presso l’I. C. Tattoli-De Gasperi nella mattina del 20 novembre 2023 si è tenuto il Convegno dal titolo La Forza Mite dell’Educazione, incentrato sul tema degli interventi educativi di prevenzione contro il bullismo e il cyberbullismo.

Destinatari sono stati alunni di terza media che hanno ascoltato con attenzione quello che i diversi relatori hanno spiegato con il fine di formare, informare, educare e portare alla consapevolezza coloro che sono oggi i principali fruitori dei vari social, i più vulnerabili e spesso inconsapevoli dei rischi a cui vanno incontro.

L’intero dibattito è stato moderato dal giornalista Carlo Sacco.

Gli interventi si sono succeduti con ritmo fluido e coinvolgente a partire dai saluti della Dirigente Scolastica del Tattoli-De Gasperi Prof.ssa Mariarosaria De Simone a cui hanno fatto seguito le parole del Sindaco di Corato, Prof. Corrado De Benedittis, il Dir. Gen. della USR Puglia, Dott. Giuseppe Silipo, la Dottoressa Marilena Resta, Project Director del Consorzio Meridia, il Magistrato Dott.ssa Raffaella De Luca, il Dott. Nicola Alessandro Buono della Polizia Postale ed infine la Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, On. Paola Frassinetti. Da remoto, collegato via Skype, è stato presente il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Quest’ultimo ha affermato: “Il garbo, la cortesia, mettersi nei panni degli altri, rispettare l’altro, sono la base per stare al mondo. Le azioni sono patologiche, dal bullismo non se ne viene fuori da soli, ma per fortuna la scuola è ricchissima di addetti ai lavori meravigliosi che possono aiutarvi. Parlate e segnalate tutte le situazioni al primo campanello d’allarme”.

Del Sindaco De Benedittis queste importanti riflessioni: “Non isolatevi, non rinunciate alle sane relazioni, aiutiamo anche chi commette azioni di bullismo a capire che sta sbagliando. Chi ricorre all’insulto è il debole, il fragile, che nasconde sofferenze, insicurezze. Dobbiamo ripristinare il sano equilibrio, parlare, conoscersi, mettere in comune la sofferenza interiore e prendere atto dei propri errori. Non c’è nulla di irreversibile. L’unico intento di tutti noi è quello di essere felici. Ci si salva sempre insieme”.

Sulla scia dei precedenti relatori, il Dott. Silipo ha voluto lasciare il suo messaggio ai giovanissimi presenti: “Abbiamo il dovere di darvi le condizioni di essere liberi attraverso il percorso dell’istruzione. Siate anche voi sentinelle, del bullismo e del cyberbullismo, fenomeno più latente, strisciante, spesso difficile da evidenziare”.

Questa, invece, la voce della Prof. Mariarosaria De Simone: “Ogni forma di prevaricazione e violenza va arginata e prevenuta soprattutto in ambito scolastico oltre che comunale. Accostiamo alle competenze che la scuola propina un’attenzione forte a quelli che sono i bisogni di ognuno di voi. Facciamo squadra, affinché tanti di voi, quanti più possibili, possano essere aiutati a crescere in modo sano in una società purtroppo arrogante, pretenziosa e prepotente. Chiedete aiuto se avete paura. Chiedeteci aiuto, perché saremo dalla vostra parte e vi aiuteremo a perseguire la strada maestra”.

Marilena Resta del Consorzio Meridia ha sottolineato che: “L’antidoto al bullismo è l’impegno. La relazione tra bullismo e impegno non è chiara: i bulli di fatto sono persone fragili, che hanno il buio dentro. Le persone veramente forti sono coloro che denunciano. Abbiamo proposto dei percorsi di protagonismo attraverso la radio, ragazzi hanno raccontato in un podcast le loro difficoltà. Con l’arte, con i progetti scolastici, con le attività collettive si può arginare tale problematica”.

Della dott.ssa Raffaella De Luca è importante ricordare queste parole: “Tramite social il freno inibitore non funziona a dovere, perché protetti da uno schermo. Occhio a cosa pubblicate su internet, perché spesso non riusciamo più a controllarli e diventano di dominio pubblico. È facile commettere reati online: in una chat, ciò che scrivete assume valore penale. Per esempio se in una chat di gruppo scrivete offesa o in un commento Facebook “ti uccido” essa è una minaccia, se pubblicate delle minacce ad una persona in maniera reiterata, stalking, eccetera. Non c’è solo l’aspetto psicologico, cioè il far del male ad un’altra persona: bullizzare comporta anche seri rischi giuridici da non sottovalutare”.

Nel corso del convegno è stato anche proiettato il cortometraggio dal titolo Soffione, con la regia di Fabio Salerno e Dario Lucky.

Il convegno è proseguito nel pomeriggio con gli interventi della Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito On. Paola Frassinetti, della Dirigente Ufficio dell’USR Dott.ssa Giuseppina Lotito, la Prof.ssa Francesca Iole di Garofali Uniba, la Prof.ssa Loredana Perla, direttrice del Dipartimento Forpsicom Uniba, il Vice questore Aggiunto Polizia postale Dott. Gabriele Di Giuseppe.

La conoscenza è sempre l’argine più solido per difendersi dalla violenza delle parole e delle immagini, dalla cattiveria di chi usa il proprio potere per sopraffare e annientare gli altri, dalla ferocia dell’odio e della menzogna.

E la scuola, tra le altre fondamentali agenzie educative, è ancora il luogo di crescita, confronto, scambio e formazione.

Liliana Segre ha detto: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo”.

É necessario non dimenticarlo mai.

 

Luciana De Palma